LE ROTTE DEL CLIMA

La crisi ambientale e climatica ha effetti sulla vita delle persone. Un territorio degradato e/o colpito da eventi metereologici estremi non è più in grado di sostenere e accogliere chi vi abita e ciò può determinare migrazioni di massa, a livello globale. Le ‘Rotte del Clima’ è un progetto promosso da Systasis con un vasto partenariato multidisciplinare, realizzato attraverso un finanziamento di Fondazione Cariplo di durata triennale, da gennaio 2023 al dicembre 2025. L’obiettivo del progetto è di stimolare la comprensione della complessità del fenomeno e la condivisione di una definizione condivisa e partecipata di migrante ambientale e climatico, al fine di promuoverne la tutela. L’iniziativa si prefigge di costruire una fotografia del fenomeno, alimentare la consapevolezza della condizione di migrante ambientale/climatico, a partire da attività di ascolto e racconto del vissuto dei migranti stessi, valorizzandone le conoscenze e esperienze.

Nello specifico, il progetto intende:

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ampliare e innovare la ricerca in materia di migrazioni ambientali e climatiche attraverso l’analisi di dati disaggregati e qualitativi raccolti direttamente dai migranti, contribuendo a costruire una fotografia della situazione attuale, adottando metodi di ricerca sul campo, come osservazione, questionari e interviste nonché ricorrendo a strumenti artistici di mediazione culturale;

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favorire la possibilità di colmare il vuoto definitorio e normativo in materia di migrazioni ambientali e climatiche, attraverso la consulenza e l’assistenza legale anche in giudizi strategici pilota, al fine stimolare, innanzitutto nella giurisprudenza, una definizione di migrante ambientale e climatico che possa essere generalmente condivisa e partecipata, alla quale possa essere connessa una protezione per le persone che migrano per motivi (anche o principalmente) connessi alle conseguenze del cambiamento e della crisi climatica in corso;

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stimolare l’attenzione e il dibattito nell’opinione pubblica e nei decisori politici attraverso attività di disseminazione e sensibilizzazione; favorire la cultura della cura, ascolto e tutela dei migranti ambientali e climatici negli operatori, pubblici e privati, del settore e accompagnarli nella strutturazione di nuovi servizi in tale ambito.

L’innovatività del progetto consiste:

I) nel ricercare e chiedere tali dati proprio alla fonte, al migrante stesso con la collaborazione degli operatori del settore;

II) nel trovare modi creativi ed inclusivi per valorizzare e raccontare questi dati, anche al fine di sviluppare nuove strategie di tutela giudiziaria.

Infine, l’attività progettuale e i suoi risultati verranno narrati in modo creativo, in spazi pubblici, liberi e accessibili, al fine di aumentare la consapevolezza e generare empowerment verso un tema complesso e urgente. Ci occuperemo quindi della divulgazione e disseminazione, utilizzando tecniche visive, audio e teatrali come strumento di mediazione e comunicazione, per promuovere un cambiamento culturale e normativo, dal basso.

SPORTELLO LEGALE

L’Associazione Systasis nell’abito del progetto ‘Le Rotte del Clima’ ha previsto la progettazione e l’avvio del primo sportello legale per migranti ambientali e climatici.

Il servizio sarà fornito, a cura dall’Associazione e dei partner di progetto, presso il Centro Studi Systasis, a Milano e online, a beneficio di singoli, Associazioni e Centri di accoglienza.

Verrà offerta anche consulenza in ordine alla possibilità di azionare contenziosi strategici e pilota, a favore di persone costrette a spostarsi e ad abbandonare la propria terra, anche per ragioni ambientali e climatiche.

L’ideatrice e coordinatrice dello sportello è l’avv. Veronica Dini, già coordinatrice del progetto.

TEAM OPERATIVO

Avv. Veronica Dini

Avvocato ambientale, Veronica Dini ha conseguito il titolo di avvocato nel 2002. È titolare dello Studio Legale omonimo dal novembre 2003 e si occupa, in particolare, di diritti civili e diritto dell’ambiente:

  • diritto e tutela dell’ambiente (tutela dell’ambiente e del paesaggio, autorizzazioni ambientali, danno ambientale, bonifica dei siti contaminati, energie rinnovabili, due diligence ambientali, audit);
  • diritto dell’edilizia urbanistica (titoli abilitativi, espropri per pubblica utilità, grandi opere);
  • diritto penale ambientale e d’impresa (responsabilità degli Enti ex D.Igs. 231/2001 e s.m.i., modelli organizzativi e ODV, reati contro la Pubblica Amministrazione, due diligence);
  • tutela della proprietà e gestione dei beni comuni e confiscati alla criminalità organizzata;
  • tutela penale della sicurezza e dell’igiene sui luoghi di lavoro, diritto penale del lavoro;
  • partecipazione e facilitazione dei processi decisionali inclusivi (valutazione ambientale strategica, inchiesta pubblica, dibattito pubblico, accesso alla giustizia), mediazione dei confitti ambientali.

Patrocina nell’ambito di contenziosi di natura penale, civile e amministrativa, anche nelle giurisdizioni superiori.
È docente a contratto presso Università Cattolica di Milano, l’Università degli Studi di Milano e il Politecnico di Milano. Interviene frequentemente qualità di relatore a conferenze, workshop e corsi di formazione in diritto ambientale e penale del lavoro. L’avv. Dini è inoltre Presidente dell’Associazione culturale Circola – cultura, diritti e idee in movimento.

Anna Berti Suman

Anna Berti Suman è ricercatrice principale del progetto “Sensing for Justice“, che indaga il potenziale del monitoraggio civico come fonte di prove per la giustizia ambientale e come strumento per promuovere la mediazione ambientale. Il progetto è stato ospitato dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, e sostenuto dal finanziamento europeo Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowship e dal Consiglio Olandese per la Ricerca. Al momento, Anna collabora con Systasis – Centro Studi per la Prevenzione e Gestione dei Conflitti Ambientali, Milano, in particolare in materia di conflitti emergenti e prove civiche del danno ambientale. In precedenza, Anna ha guidato il progetto di dottorato “Sensing the Risk” presso il Tilburg Institute for Law, Technology & Society, analizzando come il monitoraggio civico influenzi la governance del rischio ambientale. Anna è anche avvocato abilitato in diritto dell’ambiente e del clima presso l’Ordine degli Avvocati di Roma. In precedenza, ha lavorato come avvocato per Greenpeace International, Amsterdam, e per l’Associazione delle persone colpite dalla Chevron-Texaco, Ecuador. Anna si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Bologna, con specializzazione in diritto transnazionale presso l’Università di Ginevra, dopo una ricerca sui conflitti per l’accesso all’acqua in Cile.